L’oggetto Banale
La mostra su «L’oggetto banale» realizzata per la I Mostra Internazionale di Architettura alla Biennale di Venezia 1980, in collaborazione con Alessandro Mendini, Paola Navone e Daniela Puppa, si basa su molteplici considerazioni. Banale significa “presa di coscienza del quotidiano, è il rapporto esistenziale dell’uomo con l’estetica spicciola, è una sorta di immagine speculare dell’arte. Il banale è un fatto politico direttamente legato alla forza della classe media, è il cavallo di Troia delle masse popolari per riappropriarsi delle arti. Il banale piace all’uomo di massa perché fatto da lui stesso, perché è un fenomeno di quantità per definizione”.
Trenta oggetti di uso comune, sono stati sottoposti ad un «trattamento» superficiale di re-design attraverso piccoli moduli decorativi. Il criterio di selezione degli oggetti ha ubbidito a tre criteri: il primo che fossero di basso costo e di tecnologia accettabile, il secondo che fossero reperiti nei grandi magazzini o in negozi di livello medio, anche non italiani, il terzo che fossero il più possibile privi di valori estetici derivati dalla cultura del Buon Design. Questi oggetti, formalmente «scarichi» e banali sono stati ricaricati attraverso un’operazione di cosmesi creativa che non ne annullasse però l’immagine originaria.
In un ambiente di forma trapezoidale di circa 26 metri quadrati è stato ricostruito un soggiorno pranzo arredato con mobili di provenienza stilistica eterogenea e comunque non classificabili come pezzi di Buon gusto. L’immagine frammentaria di questo interno è stata ricomposta attraverso degli interventi di superficie sul pavimento e sulle pareti, anche essi realizzati ricorrendo a materiali di gusto medio.
Una tela di metri 4×2 rappresenta una sala d’aspetto anonima di una stazione ferroviaria. Su una delle pareti è raffigurato un quadro che riproduce l’immagine di una città «senza qualità».
-
DATA:
1980
-
COMMITTENTE:
Biennale di Venezia
-
LUOGO:
Venezia, Corderia dell'Arsenale
-
PROGETTO CON:
Alessandro Mendini, Paola Navone e Daniela Puppa