Nel 1954 avevo nove anni e ne avevo 18 nel 1963, quando mi iscrissi alla facoltà di architettura. Quello che posso dire del design e dell’evoluzione dello scenario domestico e dell’abitare in quel periodo l’ho letto poi sui libri e sulle riviste molto più tardi. Credo forse più interessante rovistare nei ricordi di un adolescente di una famiglia agiata medioborghese che si è trovato in un punto di osservazione privilegiato per descrivere da un punto di vista personale il fenomeno della modernizzazione del proprio abitare e la comparsa sulla scena domestica e nella vita quotidiana di piccoli o grandi oggetti, che oggi cataloghiamo nel variegato panorama del design italiano.