Anamorphic Chair
In occasione della Milano Design Week 2014, sul tema dell’installazione spaziale che usasse la tecnologia dei tubi al Neon, ho verificato con Giorgia Brusemini la possibilità di costruire un’insegna frammentaria e apparentemente insensata che trova significato solo se vista da un punto dello spazio nel quale linee e luci si congiungono a formare l’immagine, appunto, di una sedia. Una banale e antica meraviglia quella dell’anamorfosi, che fa apparire in un gioco di proiezioni geometriche distorte ciò che non c’è. L’immagine della sedia poteva essere ricomposta e quindi vista da una sola prospettiva, cioè quella ottenuta una volta seduti sulla sua versione reale in ferro.
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DATA:
2014
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LUOGO:
Milano, Fabbrica del Vapore
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PROGETTO CON:
Giorgia Brusemini