Minima Maxima – FontanaArte
Con Maxima mi sono proposto di continuare il discorso intrapreso due anni prima con il progetto Minima. Il tema di Minima era quello di costruire con il minimo di spessori e con il massimo di precisione. Credo che una qualità dei mobili possa essere quella della “esattezza” e della “riduzione” intesa come semplificazione formale e insieme esaltazione del dettaglio che diviene una forma di linguaggio. Per questo ho provato a fare prima di tutto una cassettiera di varie altezze nella quale la struttura portante fosse costituita da una gabbia di listelli di sezione 15×15 millimetri. I cassetti come i ripiani sono costruiti con elementi di spessore 8 millimetri. Le guide dei cassetti sono liste sottili di allumino incastrate nei listelli e servono anche come sostegni di ripiani in legno o vetro. Le fiancate in lastre di vetro opalino, inserite a scheda, chiudono la gabbia. Per rimanere sul classico i pomoli dei cassetti, in acciaio tornito, sono ripresi da un antico cofanetto egizio della tomba di Tutankamun. Il problema di Minima è il costo che ne fa un prodotto da intenditori.
Con Maxima abbiamo cercato di minimizzare il costo lavorando sulla semplificazione produttiva e costruttiva. Nel percorso dal virtuosismo alla normalizzazione abbiamo tolto il vetro e introdotto il colore. Il risultato è un progetto di immagine nuova e diversa che ci permette di lasciare in vita il prodotto originale. Così i pochi che amano la perfezione e non si spaventano per il suo costo artigianale potranno ancora scegliere Minima.
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DATA:
1991-1993
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PRODUTTORE:
Fontana Arte